NAPOLEONE ALLA CONQUISTA DELL'ITALIA.
Il risultato delle elezioni aveva visto la maggioranza dei monarchici.
La situazione vede l'inizio di una cosiddetta strategia politica: si pensa di iniziare una guerra per migliorare per riempire le casse dello stato e di mettere a tacere ogni forma di opposizione.
L'obiettivo minimo era l'imperialismo: la conquista e il dominio di vasti territori per avere il potere (dietro a quelle che potevano essere delle idee rivoluzionarie).
L'esercito promuoveva anche un movimento di ascesa sociale.
L'esercito era una funzione importante, perché chiunque era nell'esercito promuoveva il movimento di ascesa sociale.
I piemontesi vennero sconfitti e in seguito anche gli austriaci.
La presenza dei francesi in italia, all'inizio venivano salutati come liberatori perché liberarono dal nemico austriaco, successivamente i francesi consolidarono un dominio francese anche in italia, comportandosi praticamente come padroni.
Dagli austriaci venne sottratta la lombardia e dai francesi nizza e savoia.
Si giunge al trattato di campoformio, un armistizio con l'austria.
L'italia cedeva veneto, istria e dalmazia, ponendo termine alla repubblica di venezia.
I francesi in italia, fecero tanta azione di violenza, di dominio e di sopruso.
Essi depredarono dai territori comuni, imponendo tasse e tributi, per migliorare la situazione economica francese.
Le promesse francesi non vennero assolutamente rispettate nei confronti del popolo italiano.
Togliendo i territori ceduti all'austria, buona parte dell'italia si trovò in mano dei francesi, un controllo diretto o in diretto tuttavia francese.
Si iniziò una vera e propria coalizione anti-francese fra vari paesi per paura della potenza francese e a causa del suo vasto controllo con sempre più pressioni.