[storia] Mazzarino, Luigi XIV e la sua politica religiosa.

LA PRESENZA POLITICA DI MAZZARINO.

Alla morte di luigi XIII, succede luigi XIV.
Lo sostituisce in una fase molto limitata, mazzarino.
Si vedrà la situazione della francia attorno al 1600, tutto ciò che succederà nel '700 fino ad arrivare all'800.
Mazzarino instaurò una politica accentratrice: limita i poteri locali, limita le autorità e i poteri della borghesia e della nobiltà.
Accentra nelle proprie mani tutto il potere (una forma di assolutismo).
Porta avanti la politica di Richelieu, è come un'ulteriore ripresa: tenta di rafforzare il potere regio.
Nel momento in cui il sovrano (mazzarino) cerca di governare, si ha una forte opposizione, perchè scontentò i nobili e i borghesi.
Si ha la presenza delle cosiddette fronde: opposizioni da parte del parlamento e delle nobiltà.
La presenza di due fronde: fronda parlamentare e fronda dei principi (risalivano ai nobili).
Sono correnti di opposizione alla politica portata avanti da mazzarino.
Queste opposizioni vennero represse e queste fronde vennero “annientate”.
L'esercito era guidato dal principe di condè: ad un certo punto fu così bravo che in una seconda fase, decise di agire contro il governo.
Andò avanti con una politica anti-governativa.
Il re e la corte furono costretti a fuggire.
Regnò per poco tempo perchè fu subito mal visto dalla nobiltà e dalla borghesia.
Viene rafforzato infine il potere assoluto del sovrano.
A questo punto, mazzarino, preso il potere agisce contro la spagna, perchè aveva l'idea di ottenere un'egemonia (potere dominante assoluto su un altro, un controllo di qualche tipo) politica in tutta europa a partire dalla francia.
Mazzarino si volse alla volta della spagna, fece guerra con la spagna e si concluse con la pace dei pirenei. Determinò la fine del potere della spagna che era una delle potenze europee.
Mazzarino prese il controllo spagnolo.
Mazzarino morì dopo aver conquistato la spagna.

IL LUNGO REGNO DI LUIGI XIV.

Alla morte di mazzarino, sale al potere luigi XIV che riprende le redini del regno.
La politica espansionistica, viene continuata dalla francia: agì ancora verso l'olanda.
La politica di questo sovrano preoccupava questi paesi, spagna e olanda ebbero l'appoggio degli altri stati europei, perchè temevano la supremazia francese.
Luigi XIV era un re ambizioso che vuole avere un potere assoluto non solamente in francia, ma anche negli altri paesi.
Era una politica estera prepotente, molto aggressiva.
Non ci fu più la possibilità di autonomie locali: governò solamente lui senza autonomie locali.
Tutti i cortigiani, vennero accolti all'interno della reggia, ma vennero declassati a ruolo di semplici cortigiani. Stroncò già sul nascere ogni forma di protesta. Non c'era spazio per nessuno, se non per il re: anche gli stati generali (nobiltà, clero e terzo stato) non avranno più nessun potere.
Era convinto che il potere regio aveva un'origine divina. (pag. 19)
(pag. 20) egli si definiva il re sole, la sua reggia a versailles era immensa e la sua disposizione ricordava la simbologia del sole.

(pag. 22) LA POLITICA RELIGIOSA.

Non poteva concedere la libertà religiosa, si oppose al protestantesimo e alla chiesa anglicana.
Con la chiesa anglicana, rispetto alla curia romana, il potere del pontefice era limitato.
La chiesa anglicana afferma l'autonomia del re rispetto all'azione del pontefice.
I vescovi della chiesa anglicana non erano sottoposti all'autorità pontificia.
(pag. 23) il giansenismo fu un movimento culturale che richiamò il cristianesimo primitivo, di un tempo (obbedienza, povertà e tutto il resto).
I giansenisti volevano un ritorno della chiesa tradizionale: una sorta di moralizzazione.
Eliminare la corruzione, lo sfarzo e il lusso.
Trovò comunque l'opposizione da parte di luigi XIV.
L'idea di una corrente spirituale, che condannava lo sfarzo, il lusso e la ricchezza, poteva essere destabilizzante per la potenza di luigi XIV.
(pag. 23) la lotta contro gli ugonotti: scioglie il movimento dei giansenisti, etc.