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 [storia] rivoluzione industriale del XVIII secolo in inghilterra.

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MessaggioTitolo: [storia] rivoluzione industriale del XVIII secolo in inghilterra.   [storia] rivoluzione industriale del XVIII secolo in inghilterra. Icon_minitime26/11/2011, 3:40 pm

La rivoluzione industriale indica un cambiamento della produzione; da un tipo artigianale si passa ad uno meccanizzato (innovazioni di carattere tecnologico).
Urbanesimo: spostamento da campagna a città, la concentrazione in città della popolazione, un sovraffollamento: scarsa igiene e condizioni di lavoro degli operai pessime.
Non era rispettato il diritto degli operai: essi solo unendosi, potranno ottenere qualcosa, rendendosi di essere classe.
Luddismo: un operaio (lud) che ruppe un telaio meccanico e gli altri operai che lavoravano con lui ruppero le altre macchine.
Rivoluzione agraria, miglioramento della produzione, problemi riguardanti gli operai in questo contesto.
Aumenta la popolazione, aumenta la domanda di prodotti e di conseguenza incrementa il sistema di produzione e la sua struttura.
Si passa dai campi aperti, ai cambi chiusi e recintati (cosiddetta proprietà privata).
Latifondi: grandi appezzamenti di terra.
Le terre vengono prese dai grandi proprietari terrieri: i contadini lavoravano come braccianti.
Questa proprietà privata di diffuse dall'olanda e dall'inghilterra verso gli altri stati europei.
Non si mandano più gli animali a coltivare, aumenta l'uso del concime naturale, si migliora l'irrigazione dei campi e si sviluppano ulteriori riforme che migliorano la produzione agricola.
L'inghilterra fu il centro della produzione tessile, della lana e delle varie filature.
Prima veniva utilizzata solamente la fora degli animali, adesso anche nuove forme di energia grazie alla presenza delle macchine che sfruttavano gran parte dell'energia.
Un'altra importante invenzione nel settore minerario migliorò la condizione di vita di chi lavorava nelle miniere: grazie ad una pompa si poteva estrarre l'acqua dalle gallerie che era assai pericolosa per chi lavorava sottoterra.
La famosa macchina a vapore rappresenta un elemento importante di quello che è lo sviluppo industriale.
Alla base c'è sicuramente fra le prime città l'inghilterra che puntava in qualche maniera anche al commercio: non aveva poche colonie e quindi grazie allo sviluppo della flotta, si svilupparono anche le colonie.
Le materie prime venivano portate in madre patria e si riusciva a migliorare l'attività commerciale sempre sfruttando queste risorse: il prodotto lavorato veniva venduto a guadagno personale.
Scomparvero tante piccole società che diventarono imprese più o meno grandi.
L'inghilterra aveva il primato economico su tutta l'europa del secolo.
In qualche maniera si guadagnava doppiamente dalle colonie.

Le conseguenze.

L'urbanesimo è la concentrazione della popolazione nell'ambito cittadino, che si muoveva dalle campagne verso le città.
Venivano sfruttati gli operai, che talvolta erano sostituiti dalle macchine e non erano rispettati i diritti degli operai.
Questi erano i problemi connessi a quella che fu poi la rivoluzione.
I contadini, che prima potevano liberamente coltivare le terre, ora si trovavano in difficoltà a causa della proprietà privata che fu attualizzata a favore dei ricchi proprietari terrieri.
La città non era assolutamente pronta ad accogliere migliaia di persone e spesso nelle zone periferiche si denotò un ricco inquinamento che ebbe conseguenze sull'igiene e sulla salute in generale degli abitanti.
Una parte della produzione veniva consumata dal contadino stesso e una parte veniva venduta, quindi c'era una sorta di autoconsumo.
Alla fine del '700 ci fu in questi quartieri malsani un fortissimo aumento della popolazione (900000 persone): questo aumentò ulteriormente il divario fra ricchi e poveri.
I borghesi (abitanti del borgo) migliorarono e dal punto di vista economico rappresentavano una delle classi più attive che aveva influenza anche su una parte del potere politico.
I borghesi erano gli imprenditori, i funzionari statali, i professionisti, etc. …
è con la rivoluzione francese che il proletariato ha coscienza di essere classe.
Fu marx che fece la differenza fra il proletariato e la borghesia: con lui iniziò il comunismo.
La classe operaia non ha coscienza di essere classe, ma se ne renderà presto conto per avere i suoi diritti lavorativi.
Il prodotto industriale rispetto al prodotto artigianale costava meno perché non era caratteristico ma creato in una serie di prodotti totalmente uguali che diminuivano il costo di produzione e il costo di lavoro stesso.
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